3 Errori Comuni nella Routine Quotidiana per chi ha dermatite e pelle sensibile: Come Evitarli
La dermatite atopica è una condizione cutanea che colpisce molti bambini, causando prurito, irritazioni e disagio. Se stai cercando soluzioni per gestire al meglio questa condizione, sei nel posto giusto.
In questo articolo esploreremo i tre errori più comuni che i genitori tendono a fare nella cura della pelle dei loro bambini con dermatite atopica.
Spesso si tratta di errori banali a cui non diamo la giusta importanza ma che, se evitati, possono fare davvero la differenza. Insieme, scopriremo come farlo.
Chi sono
Sono la Dottoressa Lorenza Satti, mamma farmacista che ha affrontato personalmente e sconfitto la dermatite atopica del proprio bambino.
Nel corso degli anni, ho dedicato la mia esperienza e la mia conoscenza al benessere della pelle dei bambini, aiutando centinaia di piccoli pazienti e adulti a raggiungere una pelle sana e radiante.
La mia missione è offrire un approccio completamente naturale e privo di farmaci, creme idratanti convenzionali o sostanze aggressive per la gestione pratica della pelle del bambino.
Nel nostro percorso insieme, non prometto soluzioni miracolose, ma offro una guida passo dopo passo e prodotti di altissima qualità, come Coccole di elicriso.
Se stai lottando contro la dermatite e il fastidioso prurito, devi sapere che non è normale vivere con queste sensazioni e che c'è sempre una speranza.
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Errore n°1: Bagni Frequenti
Il primo errore che molti genitori fanno è quello di fare bagni frequenti al bambino, un'abitudine radicata e spesso erroneamente considerata benefica.
La convinzione comune suggerisce che mantenere la pelle del bambino pulita attraverso bagni quotidiani possa essere la chiave per evitare infezioni e mantenere sotto controllo l’irritazione e prevenire le infezioni. In realtà, i bagni quotidiani possono peggiorare la condizione di una pelle già compromessa come quella di chi soffre di dermatite atopica.
La pelle atopica, infatti, è caratterizzata da una barriera cutanea alterata, che la rende più vulnerabile agli agenti esterni e meno capace di trattenere l’umidità.
L’acqua dura, ricca di calcare e cloro, come quella che scorre dai nostri rubinetti, gioca, purtroppo, un ruolo cruciale nel peggioramento di secchezza, rossori e irritazioni, come puoi leggere nella testimonianza qui sotto.
Fare bagni frequenti, peggio ancora se con acqua calda, implica andare ad asportare ancora di più quella parte grassa della pelle, che normalmente funge da barriera protettiva - ma che in una pelle atopica viene a mancare - e aumentare la possibilità che la pelle sia esposta a queste sostanze, che possono penetrare.
Il risultato è una pelle ancor più secca e irritata e paradossalmente, più suscettibile alle infezioni che si volevano prevenire.
È consigliabile, quindi, rivedere il modo in cui ci si approccia alla detersione, riducendo la frequenza dei bagni, il tempo trascorso in acqua e optando per acqua tiepida piuttosto che calda.
Altrettanto fondamentale è la scelta di detergenti e prodotti per il bagno formulati specificamente per pelli sensibili e atopiche, privi di sostanze irritanti e in grado di supportare la barriera cutanea piuttosto che indebolirla.
Errore n°2: Prodotti Inappropriati
Il secondo errore comune nella gestione della dermatite atopica riguarda l'uso di prodotti inappropriati.
Molti cosmetici e prodotti per la cura della pelle in commercio hanno acqua al loro interno.
L’acqua è quasi sempre il primo ingrediente dell’INCI, perché è l'ingrediente presente in maggiore quantità.
Quando l'acqua costituisce la maggior parte di un prodotto, i principi attivi possono essere presenti in percentuali minori. Questo significa che la concentrazione di ingredienti effettivamente benefici per la pelle potrebbe non essere sufficiente per apportare miglioramenti significativi.
La presenza di acqua in una formula richiede, di conseguenza, l'uso di conservanti per prevenire la crescita microbica, che possono irritare ulteriormente la pelle sensibile o atopica. Oltre ai conservanti, questi prodotti generalmente contengono anche emulsionanti, profumi e altre sostanze chimiche che possono irritare ulteriormente la pelle sensibile.
La scelta dei prodotti giusti diventa, quindi, cruciale: la priorità deve essere data alla qualità, non alla quantità. Meno è meglio.
Coccole di elicriso, ad esempio, è una crema senz’acqua, senza conservanti e sostanze chimiche, solo a base di oli e burri, che va ad agire a 360° in quanto nutre, idrata, lenisce, pigmenta, cicatrizza.
Quanto alla detersione, tutti i prodotti della linea “Bagno di Seta” sono stati formulati per detergere delicatamente in maniera fisiologica. Non hanno sostanze chimiche, acqua, profumi. Solo oli e ingredienti naturali di alta qualità.
Insomma, un prodotto ben scelto può fare la differenza nella gestione quotidiana della dermatite atopica, come confermano questi due genitori.
Errore n° 3: Ignorare le Reazioni della Pelle
Ignorare le reazioni della pelle del proprio bambino che soffre di dermatite atopica è un errore che può, alla lunga, prolungare e aggravare i sintomi.
La pelle affetta da dermatite atopica è particolarmente sensibile e reattiva a una vasta gamma di stimoli esterni, che possono variare da un individuo all’altro.
Cambiamenti come rossore, secchezza o peggioramento del prurito possono indicare che la pelle non sta reagendo bene a qualcosa. Ecco perché è cruciale adottare un approccio attento, prestando attenzione a questi segnali e adattando di conseguenza la routine di cura. Questo può aiutare a identificare i fattori scatenanti e a minimizzare irritazione e prurito.
Ogni volta che si introduce un nuovo prodotto nella routine di cura della pelle, è importante osservare attentamente qualsiasi cambiamento nella condizione della pelle. Questo include non solo l'applicazione di nuove creme o lozioni, ma anche cambiamenti nell'alimentazione, nell'abbigliamento, e nell'uso di detersivi o ammorbidenti.
Osserva, fatti delle domande: hai utilizzato un nuovo prodotto? Ha fatto il bagnetto? È stato fuori? Ha mangiato qualcosa che non aveva mai mangiato prima? Etc.
Segnati tutto. Solo così sarà più semplice individuare i fattori scatenanti e, di conseguenza, adattare o modificare la routine di cura della pelle.
In conclusione, la gestione della dermatite atopica nei bambini richiede un approccio a 360° che va oltre la semplice applicazione di creme.
È essenziale adottare una routine di cura della pelle che includa l'uso di prodotti adatti, una frequenza di bagni moderata e una costante osservazione delle reazioni cutanee. Seguendo questi consigli, è possibile ridurre il prurito e l'irritazione.
Ricorda: ogni bambino è unico, e ciò che funziona per uno potrebbe non essere adatto per un altro. La chiave è trovare la strategia di cura che meglio si adatta alle esigenze specifiche della pelle del tuo bambino.
Qual è l’errore che fai maggiormente? Dimmelo nei commenti!
Un abbraccio,
Dott.ssa Lorenza
fonti:
https://www.universityofcalifornia.edu/news/moisturizers-may-be-turning-your-skin-swiss-cheese
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0022202X1732938X
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